Lezioni a distanza, la scommessa vinta dalla Scuola di Musica di Fiesole per non fermarsi mai

di Damiano Fedeli
“In questa emergenza ci siamo trovati davanti alla grande scommessa di spostare la didattica online. E devo dire che, a due mesi dal blocco, per noi è stata una scommessa vinta”. Lorenzo Cinatti, il sovrintendente, racconta come la Scuola di Musica di Fiesole è riuscita a portare avanti le lezioni in questi mesi di emergenza sanitaria. “Il colpo è stato retto. Le lezioni di musica sono andate avanti con le tecniche dell’insegnamento a distanza. Abbiamo dato, così, una continuità alla didattica e ai corsi. I docenti sono stati straordinari nello sperimentare nuove metodologie”.

I RISULTATI INASPETTATI
Anzi, la situazione attuale ha fatto emergere qualcosa di nuovo e positivo per l’istituzione musicale di via delle Fontanelle, fra le più prestigiose e accreditate del panorama internazionale. “Sì, in questa situazione – spiega Cinatti – abbiamo ottenuto risultati inaspettati. Ad esempio, gli allievi, costretti a registrare in video i loro esercizi, si sono sforzati a studiare di più per fare meglio e inviare al docente il video con il miglior risultato possibile”.

La Scuola di Musica di Fiesole ha un panorama variegato: ci sono i professionisti che vengono qui a specializzarsi, ma ci sono anche i bambini e gli amatori. “I più giovani, nativi digitali, sono più abituati a usare le modalità digitali.  Ma la questione anagrafica è stata molto trasversale. Sia fra docenti sia fra gli alunni, lo spirito di iniziativa è stato fortissimo. Certo, ci sono stati docenti giovani che in nome del purismo hanno detto di non poter fare lezione online. Ma, dall’altro lato, mi viene in mente il caso di un docente 85enne che con le tecnologie digitali ha scoperto un mondo. Come per tutte le cose, è una questione di approccio mentale”.

LA DIDATTICA ONLINE
Fare didattica a distanza “è comunque molto impegnativo e richiede più tempo di preparazione. I nostri docenti sono stati fantasiosi e disponibili anche a fare qualche ora in più”. Il problema è semmai quello del digital divide, la differenza di velocità di connessione in tante aree d’Italia. “Come piattaforma usiamo quella di Google Classroom. Ma per quanto uno abbia la piattaforma più avanzata, la differenza la fa la connessione. Uno dei problemi che ci hanno segnalato in qualche caso è proprio il segnale scarso. Qualche docente ci ha chiesto, anzi, se era possibile venire a scuola per inviare la lezione. Purtroppo al momento non è stato possibile”. 

Una lezione a distanza di chitarra – Scuola di Musica di Fiesole

LE ORCHESTRE FERME
Ovviamente, l’attività che ha risentito maggiormente è quella delle orchestre e dei cori. “Una scuola che si basa sulla musica di insieme ha bisogno di farla. Ma al momento, dall’Orchestra Giovanile Italiana ai progetti amatoriali, le attività sono sospese in attesa di tempi migliori”. Ma quando si potrà tornare di persona alla Scuola in via delle Fontanelle? “Le condizioni ci sarebbero per riaprire in tutta sicurezza, con le lezioni uno a uno, garantendo il distanziamento di un metro e ottanta. Potremmo ripartire anche a giugno o a luglio per qualche recupero. Siamo pronti anche a fare turni più lunghi, ad aprire fra le 20 e mezzanotte. Sarebbe una rivoluzione per la scuola”. Poi naturalmente si pone la questione della situazione economica del Paese, che avrà una probabile ricaduta anche sulle iscrizioni. “Sarà un problema importante, certo”, commenta Cinatti.

GLI EVENTI SALTATI
Una parte di attività che si è dovuta fermare è, ovviamente, quella degli eventi. E questo proprio nell’anno di Farulli 100, la serie di manifestazioni e concerti previsti per festeggiare il centenario dalla nascita di Piero Farulli, fondatore della Scuola nel 1974. Così come sono state interrotte le attività locali come Coro Insieme, con le scuole primarie fiesolane, che avrebbe dovuto avere una serata finale a giugno al Teatro Romano. “Al momento non ci sono molte indicazioni a livello nazionale su una possibile ripartenza del settore spettacolo. Certo, mi si dirà che si può sopravvivere senza andare a teatro, ma solo per un po’: si tratta dell’anima stessa di un Paese. Prima o poi bisogna porsi il problema di come riaprire in sicurezza i luoghi di spettacolo. Se è vero che la nostra scuola fa della musica un arricchimento individuale e privato, è anche vero che è una scuola che forma alla professione. Non si può pensare che dello spettacolo ce ne occupiamo fra un anno e fino ad allora stiamo a vedere. Fra un anno potresti non ritrovare più una serie di cose, fra cui i teatri. Quando si dice che non si vive di solo pane…”.

LA FESTA DEL 24 GIUGNO VERSO L’ONLINE
Anche il 24 giugno, la tradizionale festa della musica che riempie di mille concerti la scuola e altre sedi fiesolane, quest’anno non si potrà tenere. “Stiamo valutando se è il caso di farla in formato digitale con una rassegna di nostri ragazzi. In realtà la comunità della Scuola non si è mai fermata: i nostri canali social hanno tenuto viva, virtualmente ma realmente, la comunità dei nostri allievi e dei docenti”.

“Mio nonno – conclude Cinatti – mi raccontava che anche nei giorni della guerra si continuava ad andare a teatro. Questo virus, per il mondo della musica e dello spettacolo, si rivela più subdolo delle bombe”.

Villa La Torraccia, sede della Scuola di Musica di Fiesole