Trasformarsi in storici della propria famiglia, ricostruendone l’albero genealogico. E cominciando, così, una ricerca delle proprie radici familiari a partire dal 1861. È una delle possibilità che da pochi giorni hanno i fiesolani e senza spostarsi da casa, ma semplicemente mandando una mail ad archivio.storico@comune.fiesole.fi.it o telefonando allo 055 5961306.
L’Archivio storico comunale, infatti, ha attivato un servizio di ricerca sulle famiglie fiesolane “a partire dall’Unità d’Italia e fino alla metà del secolo scorso”, come sottolinea l’archivista Lucia Nadetti. “In questi ultimi anni c’è stato un boom di interesse per le ricerche sulla propria famiglia. Ho pensato che questi giorni in cui molte persone sono a casa possono essere l’occasione buona per togliersi qualche curiosità. Grazie all’ex direttrice dell’archivio, Marta Borgioli, sono stati indicizzati i capifamiglia dei fogli di famiglia con cui, con l’Unità d’Italia, si cominciò a fare una ricognizione anagrafica della popolazione”.
Questo, naturalmente, è possibile, se i propri antenati risiedevano a Fiesole e fino al 1911 anche a Settignano e a Rovezzano. Scrivendo all’archivio storico il nome di un proprio nonno o bisnonno, si può ricevere per email una copia digitale degli stati di famiglia, delle pratiche di immigrazione o emigrazione, o anche la trascrizione di un atto di stato civile, con atti di nascita o di matrimonio. Ovviamente si tratta di documenti ufficiali, un po’ burocratici e occorre un po’ di spirito da storico per “far parlare” queste carte. Ma questi documenti, tutti rigorosamente compilati a mano, possono diventare una vera miniera di informazioni. Professioni, date di nascita, eventuali periodi di emigrazione o trasferimenti, date di nascita, di matrimonio, di morte. E ancora: l’anno in cui la famiglia ha fatto ingresso nel Comune. Oppure l’adozione di figli di secondo letto. Con un po’ di pazienza e di acume si può partire alla ricerca delle proprie radici. E magari arricchire di qualche particolare inedito la storia della propria famiglia.
Damiano Fedeli