di Damiano Fedeli
Già il tre giugno, non appena sono stati possibili nuovamente gli spostamenti fra regioni, quattro persone sono partite da Bologna in direzione Fiesole, e quindi Firenze, lungo la Via degli dei. “Ne avevano proprio voglia”, sottolinea Stefano Lorenzi di Appennino Slow, agenzia che organizza trekking su vari tracciati e che gestisce a Sasso Marconi il punto informazioni di tutto il cammino che collega Bologna con Fiesole. Non ripartono solo i camminatori individuali, ma anche i gruppi con guida ambientale, ridotti e in tutta sicurezza, che Appennino Slow organizza. “Il primo gruppo guidato parte il 16 giugno. Sono otto persone e arriveranno a Fiesole sabato 20. Dormono all’Olmo e domenica 21 faranno l’ultimo tratto fino a Firenze”.
LE NUOVE SEMPLICI REGOLE
Le regole sono cambiate, i gruppi si sono ridotti di dimensione. Ma sarà proprio il turismo lento e all’aria aperta a caratterizzare quest’estate. “Come Appennino Slow lavoravamo con gruppi da dieci-quindici persone. Adesso ne facciamo da sei, massimo otto. Preferiamo fare due gruppi se ci sono richieste e contenerne le dimensioni. Le persone sono più contente, così. Durante il lockdown abbiamo fatto un nostro sondaggio: il tema che prevaleva fra i nostri utenti era quello della paura. E noi ci siamo regolati di conseguenza, per dare totale sicurezza a chi viene a camminare con noi”. Le guide hanno con sé il gel nello zaino per tutto il gruppo e mascherine di riserva per i partecipanti. Le prenotazioni stanno arrivando numerose. “Per luglio e agosto stanno arrivando parecchie domande. Se si va avanti così, agosto lo rifacciamo più o meno come lo scorso anno. Siamo contenti”. Non è poco, in un momento in cui il turismo è il settore che piange maggiormente per le conseguenze della pandemia. Sia che si viaggi con una guida, sia che ci si avventuri da soli lungo la Via degli dei, bisogna tener conto di alcuni cambiamenti. Ad esempio, adesso la prenotazione nelle strutture dove si pernotta è diventata obbligatoria. “Quasi tutte sono aperte”, sottolinea Lorenzi. “Solo una percentuale bassissima non ha riaperto”. La colazione nei vari b&b non è più a buffet, ma servita a tavola. “Le strutture danno gli orari ai clienti per scendere per la colazione, così da poterli tenere scaglionati e distanziati”, spiega ancora Lorenzi.
Chi va in gruppo “riceve tutte le informazioni di sicurezza dalla guida, fornita, come detto, di gel e di mascherine di riserva per i camminatori. Quando si cammina, ovviamente, si mantengono le distanze e la mascherina non serve. Va indossata nei centri abitati, quando si va in un bar ad esempio. Secondo le norme generali che ormai tutti abbiamo imparato a conoscere”.
IL BOOM DEL TURISMO LENTO
Che il turismo lento conosca un piccolo boom per questo 2020 lo conferma l’agenzia specializzata nel turismo appenninico. “Quest’anno l’Appennino ha un’opportunità con il turismo di prossimità. La gente non ha voglia di folla e andare all’estero può risultare problematico. Così tanti cercano aree tranquille, dove si sta bene. E già adesso non si trova più un appartamento da affittare dalla Valsamoggia, qua nel bolognese, fino alla Valbisenzio. Prendere un appartamento in affitto in Appennino non è più considerata una cosa da vecchi ma una garanzia di avere libertà”.
Appennino slow ha lanciato anche una serie di iniziative, dal nome “Visit Appennino”. “Si tratta di oltre novanta esperienze, pensate proprio per dare risposte al turismo post covid. Sono iniziative che possono durare mezza giornata o una giornata. Per due, massimo quattro persone: una o due coppie, ad esempio, o una famiglia. Le proposte sono vastissime: dalle passeggiate sotto le stelle a una giornata da apicoltore. E, ancora, picnic nella natura o visita a borghi abbandonati. Esperienze replicabili e che possiamo estendere anche ad altre realtà, anche nel territorio fiesolano, che vogliano mettersi in contatto con noi. Quest’anno saranno vacanze diverse, con qualche piccolo disagio ma che all’aria aperta e nella natura si supera più facilmente”.
