di Damiano Fedeli
Nessun ospedale Covid a Camerata per il momento. Nei giorni scorsi era circolata l’ipotesi di realizzare nel presidio di San Domenico una struttura per circa 45 posti letto da destinare a malati di coronavirus che richiedano assistenza ma non la terapia intensiva. Parte della strategia regionale di recuperare posti letto (mille in tutta la Toscana) fra caserme ed ex ospedali per affrontare l’attuale emergenza sanitaria in corso. Oggi, un comunicato del Comune di Fiesole fa sapere che l’ipotesi Camerata è al momento congelata. “Tra le possibili sedi era stato inserito anche il presidio di San Domenico, che, pur essendo su territorio del Comune di Firenze, è la struttura dove vengono ormai da tempo ospitati servizi ed uffici utilizzati in maniera significativa dai fiesolani”, spiegano dal Comune.
La trasformazione in presidio Covid che, stando alle ipotesi circolate nei giorni scorsi, sarebbe cominciata a brevissimo e “avrebbe ovviamente del tutto stravolto, anche se temporaneamente, questa organizzazione con una pesante ipoteca sul suo futuro quando la situazione sarà finalmente tornata alla normalità”. Per adesso, però, è tutto fermo, dopo una serie di contatti fra Asl Toscana Centro, la Regione e lo stesso Comune. Insieme al presidente regionale Eugenio Giani e all’assessore regionale alla Protezione civile Monia Monni, spiegano dal Comune di Fiesole, sono state identificate soluzioni alternative, come l’ex Creaf di Prato dove la Regione ha in programma di ricavare 500 posti letto.
Commenta il sindaco Anna Ravoni: “Voglio mettere in chiaro che l’Amministrazione di Fiesole, avendo ben presente la criticità complessiva della situazione regionale, non è assolutamente contraria all’impiego di Camerata come ospedale Covid, però chiede ai proponenti di questa ipotesi di assicurare il destino di tutte quelle prestazioni che da tanto tempo i fiesolani, così come moltissimi fiorentini, sono abituati a cercare e trovare in quel presidio”.
Per Alessandra Gallego, capogruppo della lista Fiesole Viva (opposizione di centrodestra in consiglio comunale), “Siamo ben felici di mantenere l’attuale assetto del presidio di Camerata visto che è diventato il punto di riferimento per la maggior parte dei fiesolani, sopratutto dopo la chiusura dei vari piccoli presidi territoriali come quelli della Valle dell’Arno in particolare modo. Ci aspettiamo però che la Regione garantisca i posti letto necessari a fronteggiare la crescente emergenza Covid che, con questa seconda ondata, sembra non voler risparmiare neanche il nostro comune”.
Sempre dall’opposizione, il commento di Tommaso Manzini, capogruppo Pd- Fiesole Europa: “Siamo contenti per questa decisione. Il clamore che si è sollevato tra la popolazione nei giorni scorsi va però ascoltato e capito: Fiesole deve rivedere i servizi e gli spazi ad essi dedicati, presenti su tutto il territorio. L’emergenza sanitaria e la costituzione della Società della Salute siano un’occasione di riflessione per la politica comunale e regionale, in modo da poter offrire ai cittadini servizi efficienti e adeguati in spazi sicuri e comodi da raggiungere”.