Anna Bensted, la reporter inglese: “Da Fiesole racconto il coronavirus alle radio USA”

di Damiano Fedeli

“Se ci si guarda intorno, si vedono le verdi colline toscane, con olivi e cipressi, è una bella giornata di sole”. Gli uccellini cinguettano e sembra una bella cartolina dalla Toscana. L’idillio è però rotto dalla macchina della Protezione civile che passa con i suoi altoparlanti invitando le persone a rimanere in casa per l’emergenza coronavirus. Sono alcuni frammenti del reportage radiofonico confezionato da Fiesole da Anna Bensted, producer e regista radiofonica inglese, per il circuito NPR, National Public Radio, il network radiofonico pubblico che produce contenuti per circa novecento emittenti radiofoniche in tutti gli Stati Uniti.

“La redazione mi ha chiesto di raccontare come le autorità invitino a non abbassare la guardia, anche se il tasso di infezioni sembra rallentare”, spiega al Fiesolano Anna Bensted. Che ha deciso di raccontare questo aspetto partendo proprio da Fiesole, dove vive con il marito Lino Pertile, docente ad Harvard, fra i maggiori esperti mondiali di Dante. “Ci dividiamo fra Boston e Fiesole. Lino è stato dal 2010 al 2015 direttore di Villa i Tatti, il centro di studi umanistici di Harvard qui a Firenze”. Anna è una producer e regista radiofonica. Realizza programmi e documentari radio per l’inglese BBC o, appunto, per il circuito statunitense NPR. 

Anna Bensted
Anna Bensted, producer e regista radiofonica inglese. Vive a Fiesole e collabora con l'inglese BBC e con il circuito NPR, radio pubblica USA

“Cerco di far capire meglio l’Italia agli americani”, racconta dalla sua casa di Borgunto. “Nei miei reportage, metto spesso un qualche collegamento con la mia esperienza a Fiesole. Ho raccontato, ad esempio, del volo di Leonardo da Montececeri. O del sovraffollamento turistico di Firenze, con il suggerimento di cercare mete meno battute come, appunto, Fiesole”.

Ecco, così, che nel servizio andato in onda il 3 aprile, Anna Bensted ha inserito le parole del sindaco di Fiesole Anna Ravoni che domenica scorsa si è arrabbiata per la troppa gente in giro. E da lì nel servizio radiofonico parte una carrellata di voci di sindaci italiani con i loro appelli, quasi tutti molto coloriti, a rimanere a casa. E, ancora, la reporter nel suo servizio ha raccontato agli americani del minuto di silenzio dei primi cittadini della settimana scorsa davanti alle bandiere a mezz’asta, facendo sentire in sottofondo, in modo evocativo, il suono della campana della cattedrale di Fiesole che suonava durante il minuto di raccoglimento.

Nonostante il rallentamento del tasso di infezione del Covid-19, le autorità italiane chiedono ai cittadini di non abbassare la guardia
“Dall’Italia arrivano ancora cattive notizie ma anche un barlume di speranza”, recita il lancio del servizio. “Il numero di morti per coronavirus si avvicina ai 14mila mentre il tasso di nuove infezioni cresce ogni giorno più lentamente. Si parla di “plateau”, ma le autorità locali cercano disperatamente di non far abbassare la guardia ai loro cittadini. La reporter Anna Bensted ci invia queta cartolina dalla città toscana di Fiesole”.

Ascolta il servizio: 

“Ho cercato di raccontare come sia difficile quello che viene fatto in Italia, ma come questa sia la cosa giusta”, racconta. “Nei miei servizi ho cercato di dire: guardiamo l’esempio italiano, seguiamolo. Americani e inglesi avevano un vantaggio guardando quello che avveniva qui, ma non lo hanno sfruttato molto bene. Una cosa che ha molto colpito e commosso, ovviamente, sono i camion militari con le bare partiti da Bergamo e andati ai crematori in tante parti d’Italia, compreso quello di Trespiano, visibile in lontananza da Fiesole”.

“Che cosa mi hanno chiesto per il prossimo reportage? Dalla redazione vogliono che racconti che cosa succede quando questo blocco finirà. Tutti si aspettano che sia come un interruttore che ci riporti alla normalità. Anche se tutti noi sappiamo bene che non sarà così e che sarà un processo estremamente lento”.