Donato, l’irlandese di Fiesole

di Damiano Fedeli

Era nato in Irlanda, anche se qualcuno lo chiama San Donato di Scozia. Era, insomma, uno scoto, termine che originariamente indicava gli scoti, le popolazioni celtiche che avevano invaso la Caledonia, dandole appunto il nome di Scozia. Con il tempo il termine era usato indifferentemente per scozzesi e irlandesi. Sta di fatto che il Donato in questione – Donagh il suo nome irlandese – è più noto ancora con il nome di San Donato da Fiesole. E la sua festa ricorre oggi, 22 ottobre.

Nato in Irlanda da una nobile famiglia, dopo gli studi cominciò il suo pellegrinaggio in direzione di Roma. Sulla via del ritorno si fermò a Fiesole e qui, secondo l’allievo che lo accompagnava, Sant’Andrea da Fiesole (Andrea Scoto che poi rimase con Donato e morì a San Martino a Mensola), fu eletto vescovo a furor di popolo, nonostante non fosse proprio d’accordo. Secondo le antiche cronache, a metà fra storia e leggenda, i fiesolani erano disperati per l’assenza di un vescovo (il precedente era stato annegato dai conti longobardi). Quando i due irlandesi si avvicinarono, leggenda vuole che le campane della Badia fiesolana cominciassero a suonare da sole e che si sentisse pure una voce dal cielo “Accogliete lo straniero che si sta avvicinando”.

Donato a Fiesole rimase come vescovo per 47 anni, dall’829 all’876. Fu attivo nel reintegrare l patrimonio della sua Chiesa, devastato “dai normanni”, come dice la sua biografia. E a Capua, in Campania, nell’866 ottenne effettivamente  la conferma dei beni e dei diritti già acquisiti dalla Chiesa fiesolana. In generale, ebbe buoni rapporti con i sovrani franchi, come Ludovico II: lo appoggiò persino contro il papa Sergio II e forse lo seguì nel sud Italia contro i saraceni. 

Fu anche un uomo di lettere, autore fra l’altro di una Vita di Santa Brigida in versi. Era particolarmente devoto della santa irlandese del quinto secolo (nota come la vergine di Kildare). Un’altra Santa Brigida, sorella dell’Andrea discepolo di Donato, è la santa cui è dedicato l’omonimo paese in val di Sieve, non lontano da qui. A Fiesole, fra l’altro, la presenza di Donato richiamava l’arrivo di numerosi monaci e pellegrini irlandesi nel loro viaggio verso Roma. Per loro, Donato fondò a Piacenza una chiesa intitolata proprio a Santa Brigida, con annesso ospedale (donata poi al monastero di San Colombano di Bobbio).

Donato morì a Fiesole nell’876 circa. Fu sepolto prima alla Badia fiesolana, poi trasferito nell’attuale cattedrale mille anni dopo la sua morte, nel 1817. Donato da Fiesole è raffigurato in varie opere, fra cui una terracotta di Giovanni Della Robbia (1520) nell’oratorio del seminario di Fiesole, nel polittico di Bicci di Lorenzo (1450) dietro l’altare in cattedrale a Fiesole. E, ancora, in un pannello del polittico di Giovanni Del Biondo (1378) all’Accademia di Firenze o nella Madonna di Piazza di Andrea del Verrocchio e Lorenzo di Credi, opera del 1474 custodita nel duomo di Pistoia (opera nella foto sopra).