Due giugno 1946: come si votò a Fiesole

La foto sopra mostra un seggio del Comune di Fiesole per il referendum istituzionale e l’elezione della Costituente del 2 giugno 1946. Archivio PSI – www.archivitoscana.it

di Damiano Fedeli
Due giugno 1946. L’Italia uscita dalla guerra andava alle urne per decidere il proprio futuro: repubblica o monarchia? Quel referendum istituzionale fu anche la prima occasione nazionale in cui le donne poterono votare (anche se già si erano espresse in alcune tornate amministrative qualche mese prima). In quell’occasione si votava anche per l’Assemblea Costituente, l’organo elettivo che avrebbe poi approvato la Costituzione il 22 dicembre 1947 (promulgata il 27 dicembre ed entrata in vigore il primo gennaio 1948). Con il voto del 46, si doveva stabilire la composizione dell’assemblea.

IL VOTO A FIESOLE: IL REFERENDUM

Ma come si votò a Fiesole in quell’occasione? Intanto l’affluenza alle urne fu altissima: 7184 votanti su 7776, oltre il 92% degli aventi diritto. La voglia di partecipazione era tanta. La repubblica ottenne una schiacciante maggioranza: il 75,5% dei voti (5062 votanti). Alla monarchia andarono solo 1643 voti. Le schede bianche e nulle furono 479. Una lapide sul fianco sinistro del municipio ricorda il risultato.

IL VOTO A FIESOLE: ALLA COSTITUENTE PREVALGONO I SOCIALISTI

Nel voto per la Costituente, la lista che ottenne più voti a Fiesole fu il Psiup, il Partito socialista italiano di unità proletaria, con il 34,55% dei voti. Il Partito comunista prese il 33,37%, la Democrazia cristiana il 23,39%. Qui prese 185 voti (il 2,67%) il Fronte dell’uomo qualunque, il movimento antipolitico del commediografo Guglielmo Giannini.

Il voto per la Costituente a Fiesole dall’archivio storico del ministero degli Interni

A Fiesole si affermano, insomma, i socialisti, diversamente dal resto della circoscrizione (che comprendeva Firenze e Pistoia) dove il Pci è il primo partito (con il 35,7%), la Dc il secondo (con il 27,9%) e i socialsti il terzo con il 23%. 

Il Partito socialista aveva a Fiesole una lunga tradizione, con la prima sezione fondata nel 1902. Socialisti furono i primi due sindaci del dopoguerra, Luigi Casini – che aveva già guidato la città dal 1920 al 1922 e che dopo la Liberazione rimarrà in carica fino al 1958 – e Giovanni Ignesti, che sarà primo cittadino fino al 1964.