Il farmacista: “In questa emergenza siamo il ponte fra medici e pazienti” /VIDEO

“Noi farmacisti abbiamo un ruolo primario, subito dopo medici e infermieri che sono in prima linea. Abbiamo avuto un contatto diretto con il pubblico da sempre, da molto prima che venisse fuori il virus. Che a quanto pare aveva già attaccato in Italia fra novembre e dicembre. E quindi ci sono persone che in questi mesi sono venute in farmacia con probabili sintomi di virulenza attiva. Questa è una valutazione mia, ma condivisa da tutti i colleghi che ho sentito. Se ci fossimo messi tutti le mascherine prima, forse la situazione sarebbe stata più controllata. Ma l’emergenza è stata a lungo sottovalutata”. Matteo Perna è il titolare dell’omonima farmacia di piazza Mino a Fiesole. E racconta al Fiesolano di come la situazione abbia modificato profondamente anche il lavoro dei farmacisti. “Nessuno si aspettava una situazione del genere. Siamo stati colti alla sprovvista e a dover prendere in mano la situazione dell’afflusso improvviso di una gran mole di persone. Abbiamo messo inizialmente i numerini, poi i vetri protettivi. Inizialmente non sapevamo come organizzare le cose, anche se la situazione è stata sempre gestibile: le persone sono sempre state corrette e hanno rispettato le regole”.

L’emergenza ha accelerato i processi di innovazione, anche con i medicinali. Ad esempio con la dematerializzazione quasi completa delle ricette. “Adesso – racconta Matteo Perna – il 99% delle ricette sono dematerializzate. Sia quelle regolari, sia quelle in distribuzione ‘in nome e per conto’ della Asl. In questo modo riusciamo a sopperire al fatto che i pazienti non possono andare più in ambulatorio e ai medici che non possono andare più a casa. I medici mandano un sms ai loro pazienti che con quello possono venire in farmacia. Inoltre, abbiamo aumentato la preparazione dei prodotti che ci chiedono via email. Abbiamo incentivato le persone a mandarci ordini via email in modo che possano stare il meno possibile all’interno della farmacia”.

Qualche problema si è creato con le mascherine. “Le persone le vorrebbero in quantitativi maggiori. Vorrebbero le FFP2 con il filtro, come quelle che portiamo noi e gli operatori sanitari. Devo dire, però, che se tutti indossano quelle chirurgiche (come quelle che ha appena consegnato il Comune per conto della Regione, ndr), siamo tutti protetti perché ciascuno protegge gli altri”.

In tutto questo, Perna afferma: “In questa situazione, sono orgoglioso di essere farmacista. Son contento di essere qui e aiutare la comunità in questo modo. Ringrazio il sindaco Anna Ravoni per il lavoro che sta facendo e il bel rapporto che si è instaurato anche con noi. Così come la Fratellanza, la Misericordia e tutti i volontari. Il volontariato che si sta creando a Fiesole merita un ringraziamento, come tutta la cittadinanza”.

Intervista e montaggio: Damiano Fedeli