I filmati su Fiesole negli archivi Luce partono dalla fine degli degli anni Trenta, con delle sgranate immagini mute del 1929 (dal minuto 23). Per arrivare al marzo del 1937, quando il Giornale Luce tratta della visita di Elena di Romania a Villa Sparta a San Domenico da parte dei duchi di Kent, Giorgio e Marina di Grecia. Le immagini vengono fatte scorrere con una musica di sottofondo.
Nel dopoguerra – è il marzo del 1948 – la Settimana Incom si occupa del pittore Felice Carena a Villa Malafrasca a San Domenico “asilo di lavoro di uno dei più romantici maestri della nostra pittura moderna”. Si vede San Domenico e si parla dei tratti pittorici novecenteschi della pittura di Carena, artista di origine piemontese. La sua pittura è definita “un vero senza complimenti”.
Nel dopoguerra i documentari dell’Istituto Luce hanno lo scopo di far conoscere l’Italia agli italiani. In questo viaggio Brennero-Roma in collaborazione con l’Enit, l’ente nazionale per il turismo, si fa vedere Fiesole (al minuto 5.45), ricordando che “Troveremo a Fiesole i romantici silenzi, le vie di cui i muriccioli difendono il segreto. Fiesole è una cattedrale con una piazza che si sporge, aereo belvedere su Firenze. E i colli toscani sono così soavi che solo la rabbia altera di Dante potè trovarvi ‘il monte ed il macigno'”.
In questo filmato del 1954 si vede Giulio Pastore, segretario generale della Cisl, di cui era stato uno dei fondatori, venire in via della Piazzola al Centro studi del sindacato appena inaugurato: “Una villetta attrezzatissima – così viene definito il centro – con stanze sul verde delle colline toscane. Ecco dove saranno formati i sindacalisti di domani”.
E infine, in epoca più recente, questo filmato del 1974 ricorda la cerimonia di commemorazione dei Tre carabinieri martiri di Fiesole, ripercorrendo la vicenda di Alberto La Rocca, Vittorio Marandola, Fulvio Sbarretti che dettero la vita il 12 agosto 1944 per salvare la vita di dieci civili in mano ai tedeschi.